“[…] per ferite riportate in combattimento“. Così recita, quasi come una litanìa l’Albo d’Oro dei caduti della Grande Guerra. La decisione di non scendere nel dettaglio è presto detta: impossibile riportare tutte le oltre 500.000 cause di morte registrate su tutto il fronte, salvo occupare ancora più spazio di quello già destinato in maniera fissa a ciascun caduto di guerra.
La ricerca condotta presso gli archivi comunali di Pianiga e di Vigonovo può fornire un esempio di cause di morte. Molto spesso, è da dire, anche negli atti ufficiali compaiono diciture quali “deceduto in combattimento“, “per ferite riportate“, “per ferite da arma da fuoco“, “deceduto sul campo“, ecc., senza dare tuttavia ulteriori dettagli.
La guerra vera, quella vissuta da tutti, caduti e reduci, rimasta tacitata per anni, riaffiora però in alcuni casi che risultano essere i più drammatici, descritti con più o meno precisione, talvolta riportando per filo e per segno la crudeltà del conflitto trasmessa ai singoli Comuni attraverso le comunicazioni partite dai comandi o dagli ospedali di guerra.
Ecco allora che in questa sezione si propone una selezione di casistiche che hanno scioccato noi ricercatori. Non è questo un articolo per esaltare la morte ma, bensì, un tentativo di far aprire gli occhi e far riflettere su quella che è la guerra attraverso le parole più crude giunteci da essa. Le immagini allegate non si riferiscono a casi rivieraschi ma provengono dagli scavi archeologici eseguiti sul fronte italiano e francese che dimostrano la veridicità di queste righe.
Decessi in combattimento per:
- “schegge di granata nella regione frontale”
- “ferite da arma da fuoco alla coscia dx e emorragia”
- “disperso in combattimento 22/10/15 sul Sabotino, rinvenuto cadavere dal 77° fanteria il 12/7/16“
- “scoppio di granata di grosso calibro che lo colpì in pieno. Furono raccolti i resti da animali da portaferiti. Sepolto sul posto“
- “sfacelo arti inferiori e bacino”
- “ferita da pallottola di mitragliatrice regione parietale dx con trattura della cassa cranica”
- “colpito al torace da un sasso proiettato in aria dall’esplosione di una granata nemica“
- “ferito al collo, con lesioni alla spina dorsale”
- “colpito da una pallottola di shrapnel al margine esterno della regione pettorale sinistra”
- “ferite multiple a fondo cieco di scheggia di bombarda al torace [e] all’addome penetranti“
Decesso durante un bombardamento a seguito di “schiacciamento per il crollo di una baracca”
Decesso per “asfissia da annegamento” a seguito di incidente stradale zona Brenta-Piovego
Decesso in prigionia per “deperimento organico generale” (denutrizione)
Decesso per “frattura alla base cranica, con conseguente meningo-encefalite in seguito a caduta” (suicidio)
Fonti:
– Atti di morte del Comune di Vigonovo (1915-1923)
– Atti di morte del Comune di Pianiga (1914-1919)
– “Archeologia della Grande Guerra. Atti del Convegno Internazionale 23/24 giugno 2006“. Luserna, TN
– Dati sullo scavo archeologico avvenuto al Soglio Melegnon di Arsiero (VI)
Alberto Donadel con la collaborazione di Gloria Gallo
Questo post è presente anche sul blog di Archeologia della Grande Guerra
2 Aprile 2016 il 15:01
Domanda , mio nonno materno soldato del 262° Regg. Fant. ferito sul Monte Vodice il 17 luglio 1917 , morto a Cividale il 27 luglio per ferite riportate in combattimento . Essendo in possesso di tutti i documenti , tranne cartella clinica , e testo del telegramma al comune di residenza , mi affido ai racconti confrontandoli con i miei familiari . Mi risulta che mia nonna materna accompagnata dal suocero ,Petrella Tifernina CB raggiunsero secondo logica Venezia per poi proseguire per Udine e quindi Cividale . Sempre dai racconti dicono che al nonno gli fu amputata una gamba . Tra poco mi accingo a fare la terza visita al Tempio Ossario di Udine dove la salma fu a suo tempo traslata e finalmente mettere piede sul Monte Vodice . Da onorcaduti non mi dicono altro , gli effetti personali sicuramente furono dati a mia nonna , ma di tutto questo non c’è più traccia e specialmente la cartella clinica presumo fosse andata distrutta dopo la disfatta di Caporetto oppure si può trovarla ma dove ? Il soldato in questione è PIRCIO FRANCESCO nato a Matrice CB il 29 gennaio 1882 .
Vi ringrazio se potete darmi un piccolo aiutino .
Cordiali saluti Mario Camino