La guerra in casa (1940-1945). Persone e avvenimenti nel territorio brentano nel secondo conflitto mondiale

IL LIBRO

La guerra in casa – Vite e protagonisti della Riviera del Brenta nel secondo conflitto mondiale” è la ricostruzione di un grande puzzle: tante vicende prima slegate tra di loro oggi vengono assemblate e unite all’interno di una grande cornice spazio-temporale. Ecco che il libro diventa la cronistoria di quanto avvenuto in Riviera del Brenta nel periodo 1940-1945.
Il libro intende fornire una panoramica completa sui fatti avvenuti in Riviera del Brenta prendendo in considerazione il periodo che va dalla fine della Grande Guerra fino alla ricostruzione avviata nel 1945.
Vengono raccontate le rivolte sociali avvenute prima dell’avvento del regime fascista e il primo incontro ufficiale tra Mussolini e Hitler avvenuto in Villa Pisani a Stra nel giugno 1934. Grazie ad anni di studio di Riviera al Fronte e di incontri avvenuti con le famiglie, viene raccontata la guerra dei rivieraschi sui vari fronti della guerra fascista in Europa e in Africa. Viene riservato ampio spazio alla guerra di Liberazione e al secondo dopoguerra, tratteggiando un profilo importante, quello di Francesco Petrin, liberale, primo Sindaco di Pianiga nel 1945 e candidato all’Assemblea Costituente nel 1946.
Zabeo ci riporta indietro a quegli anni drammatici per la storia locale e nazionale raccontando i paesi e i protagonisti. Offre punti di riflessione e di dibattito, partendo dal fatto che la grande Storia viene realizzata dalle persone e non solo dalle ideologie e dalla politica. Ed è anche per questo che le appendici vedono la presenza delle foto dei protagonisti narrati nei vari capitoli.

L’AUTORE

Ivan Bruno Zabeo si laurea in Scienze Politica a Padova nel 2011. Fondatore dell’associazione Riviera al Fronte nel 2014 e ideatore della cerimonia dei Gagliardetti della Memoria nel 2015, nel 2016 pubblica “Dolesi al Fronte. La Prima Guerra Mondiale” e nel 2023 è co-autore di “Pianiga. Ai suoi eroi”.

Con i soci di Riviera al Fronte ha contribuito a realizzare mostre sul tema Prima e Seconda Guerra Mondiale, il Centenario della Vittoria della Grande Guerra nel 2018 e, in occasione della pandemia, organizza le diverse edizioni della Staffetta della Memoria con la partecipazione di numerosi storici e appassionati. Ha contribuito a far sorgere il Coordinamento degli storici della Riviera del Brenta e del Miranese e ha collaborato con diversi enti comunali e morali per il recupero della memoria. Ha collaborato con la redazione di Metropolitano.it con diversi articoli di natura storica e interviste dedicate agli italiani all’estero.

Pianiga ai suoi eroi. Il monumento e i caduti

Il libro narra le vicende del Comune veneziano partendo dalla disamina del monumento ai caduto, attorno al quale, poi, viene ad incentrarsi la storia dei soldati pianighesi periti durante la Grande Guerra.
Dopo un’analisi del territorio comunale tra XIX e XX secolo, attraverso un excursus storico che mira a fornire un quadro economico, politico, sociale e culturale del territorio, senza dimenticarsi di fornire una fotografia del Comune negli anni del Primo conflitto mondiale, con le sue struddure difensive, le sue regole e le strutture sanitare e militare approntate in quegli anni, gli autori rivolgono le loro attenzioni alle vite dei numerosi caduti che Pianiga e le sue frazioni ebbero a piangere tra il 1915 ed il 1920.
Come nel primo libro di Zabeo, “Dolesi al fronte“, le storie si susseguono non in ordine alfabetico ma cronologico, inquadrandole all’interno del contesto bellico in cui i singoli militi vissero i loro ultimi giorni di calvario.
Una nota importante viene fatta all’interno del testo. Benché non residente, ma nativo del luogo, tra i vari soldati viene ricordata anche la figura di un fucilato, ritornata a noi dall’oblio della censura dell’epoca.

La presentazione del libro a Pianiga
La presentatrice Alessandra Cescon, gli autori Ivan, Martina, Gloria, il sindaco Federico Calzavara

Archeologia della Grande Guerra. Storia, legislazione e casi di studio


L’OPERA

Sono trascorsi più di cent’anni dal Primo conflitto mondiale ma i segni che esso ha lasciato sul territorio sono ancora molto spesso ben visibili. Trincee, gallerie, fortificazioni e baraccamenti sono rimasti per decenni alla mercé di escursionisti e recuperanti, oltre che del tempo. Con il passare degli anni la ricerca, oltre che storica e collezionistica, è diventata archeologica andando a costituire un nuovo tassello della più ampia e meglio conosciuta Battlefield Archaeology; tra sempre nuove e Leggi regionali e nazionali, sperimentazioni in laboratorio e progetti di scavo mirati promossi dalle Università e dalle Soprintendenze, essa permette di ricostruire aspetti inediti della vita in trincea e, nel contempo, tenta di dare un nome alle centinaia di caduti che ancora oggi riposano sui vecchi campi di battaglia.
Un libro che si pone quindi l’ambizioso progetto di essere un vademecum per molti, quasi una sorta di manuale di introduzione allo studio di questa disciplina, dedicato a coloro che si avvicinano a questo nuovo ed interessante argomento o voglio semplicemente saperne di più.
Testo a cura dell’archeologo Nicola Cappellozza (SAP Società Archeologica), che ha partecipato al al recupero e allo studio dei resti di numerosi caduti della Grande Guerra in alta quota.

L’AUTORE

Alberto Donadel, dolese, classe 1987, è membro fondatore di “Riviera al Fronte“. Laureato in Scienze dell’Antichità con il massimo dei voti all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si interessa di archeologia e di Prima guerra mondiale fin da bambino; da anni ricerca e ricostruisce le vicende dei caduti della Riviera del Brenta relativi al periodo 1915-1919, ma anche del territorio in cui vissero e talvolta morirono. Appassionato di montagna e di viaggi, sfrutta sempre le occasioni per raccogliere notizie, foto e dati che potrebbero tornare utili per le sue ricerche.
Nel 2021, insieme ad Armando Saccoman, ha pubblicato la sua prima opera: “La retrovia del fronte. Stra e Vigonovo durante la Grande Guerra

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